Ortodonzia tradizionale

L’ortodonzia tradizionale prevede l’utilizzo di apparecchi ortodontici, grazie ai quali si riesce ad esercitare una forza sufficiente, bilanciata e corretta al fine di ottenere gli spostamenti dentari desiderati.

Gli apparecchi ortodontici possono essere rimovibili o fissi.

L’apparecchio fisso rappresenta senza dubbio la croce e delizia di moltissime generazioni. È costituito fondamentalmente da due strutture: i brackets o attacchi in metallo, in ceramica o resina che vengono cementati sulla superficie esterna di tutti i denti e gli archi o fili metallici, che collegano tra di loro i brackets, permettendo lo spostamento dei singoli denti grazie alla loro forza elastica.

L’apparecchio fisso è un dispositivo ottimale che, attraverso delle forze precise e determinate dall’ortodonzista in base alla malocclusione di partenza del paziente, permette di risolvere e curare anche le malocclusioni e i disallineamenti più complessi.

Si tratta di spostamenti dentali controllati e precisi, che portano ad un’occlusione ottimale, che sia esteticamente piacevole e funzionalmente performante, aumentando il comfort del paziente, riducendo situazioni difficoltose in cui il disallineamento e la malocclusione dei denti porta a dolore e difficoltà a masticare, a mantenere una corretta igiene orale, a infiammazione delle gengive, tensioni muscolari e articolari, a imbarazzo per una bocca poco armonica.

La durata media del trattamento ortodontico varia a seconda del tipo di malocclusione.

L’ortodonzista, una volta posizionato l’apparecchio, ti fornisce tutte le informazioni e le procedure da attuare a casa al fine di preservare un’adeguata igiene orale e prevenire problematiche legate sia ai denti sia ai tessuti molli.

L’apparecchio viene regolato mensilmente dall’ortodonzista per guidare i denti nella posizione corretta, per questo le sedute di controllo sono indispensabili, per valutare il punto di trattamento e lo spostamento dentario. Infatti, lo spostamento dei denti viene programmato durante la fase diagnostica dall’ortodonzista, ma ci sono fattori che possono influenzarlo, come l’età, il tipo di osso del paziente, l’eventuale assunzione di farmaci ecc.

Una volta terminato il trattamento con l’apparecchio fisso, al fine di mantenere nel tempo in risultato, ottimale sia esteticamente che funzionalmente, viene utilizzata una contenzione, per far sì che i denti non si spostino più dalla posizione che è stata ottenuta con la terapia ortodontica.

La contenzione può essere rappresentata da un filo che viene cementato all’interno dei denti, invisibili e sempre presente o dall’utilizzo di contenzioni mobili che il paziente può comodamente rimuovere e mettere quando preferisce.

Gli apparecchi rimovibili invece sono spesso indicati nella fase iniziale della terapia oppure durante la crescita per indurre spostamenti di intere arcate o settori di arcata o per eliminare eventuali abitudini viziate del bambino, che possono indurre problematiche schelettriche anche gravi.

Esistono numerosi tipi di apparecchi rimovibili:

  • Apparecchi a trazione extraorale: esercitano la loro forza elastica di trazione sulle arcate dentarie, permettendo spostamenti anche molto importanti;
  • Apparecchi funzionali
  • Apparecchi per eliminare le abitudini viziate
  • Le contenzioni rimovibili, per mantenere nel tempo il risultato ottenuto con il trattamento fisso, ormai conclusosi.